20 aprile, 2010

ECONOMICAL DISEASE'S EFFECTS: CHEATING MY HAIRSTYLIST. (GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA:TRADIRE IL MIO PARRUCCHIERE)

(Avevo pubblicato un post completamente bianco..non che fosse un segno di protesta, piuttosto di sbadataggine, credo. Ma, reinterpretandolo in chiave sociologica, credo potrebbe essere una nuova versione della comunicazione in rete..una cosa alla Nanni Moretti: tutti comunicano sul web; per evitare la massificazione delle opinioni io mi faccio furbo e non comunico un bel niente, se non un foglio bianco. Tiè)

Torniamo a quello che - probabilmente- avrei voluto dire con questo post: ho barattato il mio hairstylist Fabrizio (ho già parlato di lui, ndr), una piccola star del parrucco (pettina vari esponenti del Clan Armani) e un professionista del luxury lifestyle ( del tipo: firma una linea di prodotti bio; nel suo "hairspace"si trovano esclusivamente Vogue - Vogue Paris - Elle - Ad) con la parrucchiera della Cri, detta Sissi, che mangia la cicca e nel suo salone tiene in bella mostra una copia di Di Più-Di Tutto- Di Tutto Tivù. L'ho fatto perchè ho pensato: diamine, con questa crisi ( e avendo prenotato un viaggio di 2 settimane negli Usa col dollaro che, inesorabilmente, sale), dovrò pure tagliare su qualcosa. Non potendo risparmiare sul cinema (che già l'industria italiana cade a picco, mi son detta..poi i miei figli vedranno i film muti o i cinepanettoni), sulla palestra (i bodybuilder sono già la soluzione più economica nell'intera provincia di Milano) e sulle fughe periodiche all'outlet di Prada (strettamente ridotte a due l'anno), ho optato per i capelli: 24, 50 euro contro 100.
Risultato? Dopo un mese dalla fatidica decisione ho la frangia un po' sbilenca. Se taglio deve essere, insomma, che sia fatto per bene!!

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao!
Mi chiamo Emanuela. Scusami se ti distubo, sei tu Marta Casadei che scrive su Still Magazine?
Ciao e grazie :)

1:08 PM  

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