29 dicembre, 2005

Crudelia, Crudelia, Crudelia Demòn


Rughe stirate, pelliccia pomposa, magra stecchita e piuttosto slavata? E' senza dubbio lei: Crudelia Demon. Dimenticavo, è anche ricca. Molto, molto ricca. Ve la ricordate, perfida, acida e tanto desiderosa di fare la pelle (nel vero senso della parola) a quei poveri e teneri cucciolotti maculati? Benissimo. Non vi resta che lasciar perdere cagnolini e capelli bicolore black e white. Se siete siete stati in grado di effettuare nella vostra mente questo breve passaggio - che poi è lo stesso che si fa per passare da kinder brioss a una merendina qualunque e viceversa- avete nella vostra testa nientepopodimeno che la mia prossima padrona di casa. Soprannome, Crudelia. Al posto dei teneri cagnolini e delle pellicce, la sottoscritta e Fiorella, compagna di casa e di sventura. O meglio, ex compagna di casa e di sventura. La perfida Crudelia, infatti, ha scelto di occupare il tardo pomeriggio di mercoledì 28 dicembre con un passatempo assai redditizio( in termini di aumento dei livelli di cattiveria nel sangue ma anche di insulti che le sono stati istantaneamente recapitati da entrambe le parti): telefonare alle affittuarie, dolci e tenere studentesse maculate, per comunicare l'insorgenza con alcuni problemucci per quanto riguardava la casa. Del resto dopo tutta quella bontà accumulata tra una fetta di pandoro e un pezzo di torrone, era inevitabile sfogare un pizzico - o una flebo, dipende dai punti di vista- di cattiveria. Citando Manzoni, si può proprio dire che "la sventurata rispose". La sventurata è senza dubbio la sottoscritta, che rispose al telefono. Immaginatevi la scena: sto accompagnando tre donzelle polacche, totalmente digiune da inglese e italiano, in quel di lissone, quando squilla insistente il cellulare. Che faccio? Sfido la sorte e gli sguardi bacchettoni delle passeggere e rispondo. " Salve Marta, scusi se la disturbo ma ho una notizia non tanto bella da darle..". Per la serie: chi ben comincia è a metà dell'opera, no? Crudelia voleva gentilmente comunicarmi di aver cominciato una sorta di epurazione in casa: in primis, via Fiorella. E mi chiedeva, sempre premurosa: ma tu sei sicura di voler restare? Anche da sola?
Come si conclude la storia? Mi piacerebbe tanto saperlo. Magari grazie a un passaparola dei cani di tutta la città riuscirò a risolvere la questione e a combattere la perfida Crudelia. Nel frattempo ho stipulato una sorta di patto col diavolo: a casa di Crudelia per tutto gennaio. Ma non ho nessuna garanzia che miss Crudelia non cambi idea stanotte, dopo aver sognato di realizzare nell'appartamento un laboratorio dove fabbricare caldissime pellicce di dalmata. Non mi stupirei. Quel che è certo è che il mio avvenire si prospetta difficile, con o senza Crudelia di mezzo. Ma che volete, sembra siano storie di ordinaria follia per tutti gli studenti romani.

21 dicembre, 2005

Amicicci

Eccoli qui i miei amicicci! E' un momento sentimentale, lo so. Ma siamo sotto Natale e allora siamo tutti più buoni. E poi volevo mettere qualche foto a ravvivare il mio blog.

20 dicembre, 2005

La finestra di fronte

Questa è la narrazione della mia nottata. Praticamente insonne, a conti fatti. Inizia infatti con me che rido e scherzo in salotto: mi godo nel seguente ordine
1) una bella chiacchierata con le mie compagne di collegio
2) il festeggiamento del mio contratto per la nuova casa
3) un bel cioccolatino kinder friends, gentilmente offerto da un'amica
Mentre faccio tutte queste cose piacevoli, mi ricordo improvvisamente che devo ancora fare un articolo sulla Guardia di Finanza. E non un articolo qualunque: 3020 battute. Cioè lungo, anzi lunghissimmo considerando che della Guardia di Finanza non me ne frega proprio un bel niente. Finisco l'articolo verso mezzanotte, dopo averlo scritto e riscritto almeno quattro volte. Che palle. Ma finalmente mezz'ora dopo riesco ad approdare sotto le coperte e a puntare la sveglia alle 7 e 15. Ed è verso le 3 che succede il fattaccio: sto sognando non so che cosa, ma nel mio sogno indefinito si inserisce una voce insistente. AIUTO-AIUTO-AIUTO. Ma io non collego questa voce maschile alla realtà: siamo in un collegio per sole girls, del resto. Però c'è da dire che la voce non smette, anzi mi sveglia proprio. Che sia una cosa vera? Lo capisco solo quando vedo luci e sento passi in corridoio: qualcuno si è svegliato prima di me e prima di me ha capito. Il padrone della voce in questione è il mio dirimpettaio, al quale sono entrati i ladri in casa e che sta gridando aiuto. Ebbene qui è iniziata la notte propriamente insonne: e mo' dove sono finiti 'sti ladri? e, soprattutto, chi dorme più adesso? Morale della favola sono stanca e assonnata. Ma menomale che i ladri hanno scelto la finestra di fronte.

15 dicembre, 2005

articolo nuovo..

forza maggiore, nella riunione di redazione mi sono beccata un bel pezzo di sport. Ma perchè? Dopo la prima sconsolata reazione, ho pensato di girare la frittata - so che a Roma non si usa, ma è un detto lombardo doc - a mio vantaggio..e l'ho trasformato in un pezzo di polemica verace..eccolo qui.

Con la staffetta della fiaccola venuta da Atene, si avvicina Torino 2006. Ma è davvero tutto pronto?
Olimpiadi in arrivo, tanti problemi
Mancano poche settimane. Ma la fiaccola – consegnata l’8 dicembre da Ciampi nelle mani del campione olimpico Stefano Baldini – è già in cammino per l’Italia, come i tre re magi dietro la stella cometa. Stiamo parlando dei XX Giochi Olimpici Invernali che si apriranno a Torino il 10 febbraio. Un piccolo Natale per tutti coloro che hanno progettato, realizzato, ma soprattutto scommesso su questo evento completamente made in Italy. Una sorta di banco di prova per testare le capacità organizzative del Bel Paese. Che punta alle Olimpiadi 2016, con la candidatura di Milano. Il più bel regalo sarebbe un grande successo - “saranno Olimpiadi magnifiche” afferma Pescante, sottosegretario ai Beni Culturali con delega allo Sport – corollato magari dalle vittorie degli azzurri che sulla neve hanno già festeggiato il successo di Rocca. Ma il clima pre-olimpiadi è tutt’ altro che sereno. Se infatti c’è chi lancia su internet l’idea di boicottare le Olimpiadi per fermare la costruzione della Tav, il Ministro degli Interni Pisanu addita Torino 2006 come possibile obiettivo di attentati terroristici. Lo fa probabilmente per lodare le portentose misure di sicurezza messe a disposizione dal Viminale, ma contribuisce a risvegliare i vecchi fantasmi e la psicosi da attentato. Tanto più che l’organizzazione sembra sia sul punto di piangere miseria: tanti lavori e troppo costosi. Soprattutto se la nuova manovra finanziaria taglia ben 64 milioni di euro destinati a Torino 2006. E se i biglietti acquistati sono inferiori alle previsioni: attualmente circa il 40 per cento sono ancora disponibili e, dei 500 mila già venduti, la maggior parte è stata acquistata all’estero. A quanto pare gli italiani sugli spalti a dare il buon esempio saranno pochi, complice il fatto che i biglietti non sono proprio a buon mercato. Partecipare alla cerimonia d’apertura? Bello sì, ma costa almeno 250 euro. Sarà un magro Natale per coloro che vedono queste Olimpiadi come un trampolino di lancio per Torino e l’Italia? Verrà confermato lo stereotipo che le cose “all’italiana” sono sempre male organizzate e senza le carte in regola per una buona riuscita? Non è detto. Ma il cammino di questa fiaccola olimpica verso Torino è pieno di insidie. Che ancora tardano a trovare una soluzione.
Marta Casadei

12 dicembre, 2005

Chicco mio..


ahi ahi ahi..il mio blog è partito decisamente in quinta. Dopo un buon inizio, un periodo di silenzio. Ma prometto di rispettare i patti e di scrivere un sacco di post. Innanzitutto la giornata di oggi è stata corollata da una magnifica apparizione: il giornalista dei giornalisti, il direttore dei direttori, Enrico-Chicco-Mentana. E scusate se è poco. Dopo aver fatto il suo ingresso con un'ora e mezza di ritardo (perchè, poverino, ha detto che veniva da Milano. Ma da dove credeva che venissi io?) si è scusato perchè indossava il dolcevita (?) e ha motivato il suo look (total brown, molto giornalista) con il freddo milanese. Ma non chiedetemi perchè abbia fatto tutto questo preambolo. Ingresso a parte è un simpaticone, fa mille battute, è moolto informale e si fa dare del tu tranquillamente. Insomma, dare del tu a Mentana ti fa avere - magari solo nella tua testa di aspirante giornalista - quei fatidici cinque minuti di celebrità. Ha parlato di giornalismo, fonti e libertà di informazione. Ma anche di Berlusconi e di Carlo Rossella. A proposito di quest'ultimo, si è fatto una bella risata. Come lo capisco. Del resto: Chicco mio, quanto ci manchi al Tg5!