24 febbraio, 2008

Se le persone sono numeri primi

"I numeri primi sono divisibili soltanto per uno e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo più in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari [...] Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perchè tra loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero"
da La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano
Io ci credo in questa cosa delle persone che sono assimilabili a numeri primi. Ci credo perchè qualcuna ho conosciuta, ne ho capito le grandi potenzialità, ne ho ammirato la genialità e, allo stesso tempo, ne ho percepito lo sconfinato egoismo, l'incapacità di vivere situazioni relazionali di base. Per paura, per rigidità, per una profonda solitudine che è come se fosse incisa dentro di loro. Non si possono cambiare, scomporre. E non si avvicineranno mai veramente a un altro numero.

15 febbraio, 2008

La legge del box office: quando San Valentino si trasforma in San Silvio

Non ho mai festeggiato San Valentino. Perchè non mi è mai interessato, perchè non ero fidanzata o perchè stavo insieme a comunisti o egoisti. I primi rifuggono il 14 febbraio perchè è una festa borghese e commerciale. I secondi perchè non gliene frega niente: San Valentino non è mica San se stesso. Quest' anno è diverso perchè è l'anno del Capricorno, ma in realtà non è cambiato nulla. E così io e tre mie amiche abbiamo onorato la festa degli innamorati andando volontariamente al cinema a vedere un film che sapevamo essere pericolosamente in bilico tra il trash mocciano e le velleità artistico-registiche di un ragazzino megalomane comunemente ricordato per la zeppola (pardon, ex zeppola) e i capelli inguardabili (pardon "belli capelli"). Il suo nome è Silvio, ma questo non era un indovinello difficile perchè tutta Roma è tappezzata da manifesti pubblicitari che lo ritraggono in teneri atteggiamenti con Carolina Crescentini. Silvio, non ci crederete, è cresciuto. Non solo ha scritto un libro dal titolo agghiacciante ("Parlami d'Amore"), ma ha anche convinto il ministero dei Beni Culturali (Rutelli, in pratica) a dargli un finanziamento perchè da questa memorabile opera letteraria si potesse trarre l'omonimo film.


Se non l'avete visto ( e non vi ho fatto passare la voglia), è il momento di fermarvi nella lettura. Da qui in poi è puro spoilering.
Per chi se l'è sentita di continuare...ecco gli elementi cardine dell'opera prima di Silvio:
1. Silvio che nel film di chiama Sasha e grazie a Dio non ha più la zeppola se no immaginatevi che casino.
2. Silvio che è innamorato e lo dice con il suo sguardo luccicante (vedi trailer)
3. Silvio che di professione "fa rivivere il legno" e in realtà fa il parquettista
4. Silvio che per conquistare la donna del suo cuore (una viziata cocainomane ricchissima) chiede consigli a una donna con cui ha avuto un incidente stradale. Nicole, che diventerà la sua migliore amica.
5. Silvio che si fa truccare da Nicole.
6. Silvio che ha una crisi isterica perchè è rimasto chiuso in un bagno abbastanza grande per non suscitare crisi claustrofobiche.
7. Silvio che è il mago del poker.
8. Silvio che è il mago del sesso.
9. Silvio che corre disperato (in quale dei suoi film, in fondo, Silvio non corre?!)
10. Silvio che arriva a un'importante conclusione filosofico esistenziale: "Non c'è nessuna donna che non possa essere conquistata". E pensare che Nicole gliel'aveva detto all'inizio del film.
Il cinema era stra pieno di ragazzine (quella di fianco a me quando Nicole chiede a Sasha: "Ce l'hai una fidanzata" ha risposto: "si, io!"), coppie di quindicenni e..noi quattro. C'è poco da dire: da questo 14 febbraio in poi S. Valentino si trasforma in S.Silvio. Vale la legge del box office.
P.s questo post è in onore della mia coinquilina, la più grande fan di Muccino che il mondo abbia mai conosciuto e che non è potuta venire con me al cinema perchè è in trasferta dentistica a Bari.

04 febbraio, 2008

Un piccolo passo per l'umanità, un grande passo per me

Ho superato l'esame di stato da giornalista professionista, ma soprattutto ho imparato a fare benzina al distributore self service senza farmi fregare i soldi!