29 gennaio, 2007

Torri, trivial pursuit e Scampia

Questo week end ho finalmente preso il treno e sono andata a trovare la mia amica Lavinia a Bologna. Un bel week end, una bella città. Solare, intrisa di cultura e divertente. Anche se faceva un freddo cane.
Dopo questo week end bolognese, ho capito un bel po' di cose.
1. a Bologna il reato più diffuso è il furto di bicicletta. Se ti rubano la bici, puoi ritrovarla in via Zamboni, dove, sotto i portici, la puo ricomprare da chi te l'ha rubata. Alla modica cifra di quindici euro.

2. Esiste una Feltrinelli che chiude alle 2 di notte, cosa mai vista in nessuna delle grandi città d'Italia in cui sono stata.

3.I bolognesi a Bologna sono pochi. Invece, ci sono un sacco di napoletani, tutti concentrati nella vita della mia amica Lavinia-Micol.

4. Le caselle arancioni di Trivial Pursuit, nonostante recitino la dicitura "sport", possono essere abbinate a domande del tipo: "qualche champagne francese ha l'etichetta arancione?".

E ora una cosa un po' più seria.

A tavola con tre ragazzi di Napoli (due di Napoli e una di Aversa, precisamente) parlavamo di camorra, di Saviano, delle vele di Scampia. E di loro che hanno smesso di aver paura di uscire di casa solo una volta arrivati a Bologna, che ogni volta che tornano a casa riprendono a nascondersi i soldi nei calzini se devono girare con più di 50 euro. Di gente per bene che vive alle vele di Scampia e non si droga nè uccide eppure vive lo stesso in quello schifo, dei piccoli politici (non importa il colore) che si comprano i voti di questi quartieri accordandosi con i boss: tu mi dai i voti, io prometto che la polizia non si impiccerà dei tuoi traffici. Mi hanno raccontato di gente che difende la camorra perchè è l'unica possibile fonte di reddito che ha, di poliziotti ventenni che hanno paura a immischiarsi in queste faccende di droga e omicidi perchè si ritengono troppo giovani per rischiare la pelle. "Ma la colpa di chi è? Come si può fermare questa situazione viziosa e negativa?". Domande banali, le mie. Interrogativi posti da una che Napoli l'ha vista solo da lontano e che pensa che Napoli sia la città della pizza, delle sfogliatelle, della smorfia e di Piazza del Plebiscito. E loro mi hanno risposto che non lo sanno, che la soluzione non solo è lontana ma è praticamente impossibile da ottenere. Che la responsabilità è di un sindaco "inutile" (Rosa Russo Iervolino) che è stato votato perchè "almeno non è camorrista", ma la colpa è anche della borghesia napoletana che ignora i problemi e li alimenta con le piccole e apparentemente banali azioni quotidiane, buttando la spazzatura per strada, tanto per dirne una. Mi hanno fatto capire che dovrebbe risponderne lo Stato, ma ormai è troppo tardi: il potere della camorra è troppo forte, soprattutto sul piano economico. E va al di là del traffico di sigarette o di dvd pirata, si parla di rispettabilissime catene di abbigliamento (è stata citata la Alcott) che sono proprietà di un camorrista. E che è talmente facile sostenere questa rete mafiosa indirettamente e senza accorgersene. Chi rinuncerebbe a un posto di lavoro come commesso in un negozio Alcott? Chi evita di comprare qualcosa perchè sa che i suoi soldi vanno nelel mani del boss di turno?
Hanno ragione. E io, con le mie velleità di "ricostruzione" sociale mi sono sentita piccola piccola.

21 gennaio, 2007

Il mignolo di James Bond e il sex appeal del dottor Burke: delirio di un' influenzata

Il mio buon anno arriva decisamente in ritardo, ahimè. Ma spero mi possiate lasciar passare questa svista. Comunque, inaugurata la serie di post targata 2007, in quello di oggi vorrei concentrarmi su due temi fondamentali.


1. Il mio nome è Bond, James Bond. Sono andata finalmente al cinema a vedere questa nuova versione blonde hair di 007, l'agente segreto più amato di tutti i tempi. E ho concluso le seguenti cose: Daniel Craig è credibile come Bond, anche se è biondo e, secondo me, alto la metà di Sean Connery. Daniel Craig non è affatto bello. Ha degli occhi azzurri favolosi, sì. Ma per il resto è abbastanza - troppo per i miei gusti - tarchiatello e ha degli addominali orribili. Il film è carino, le scene sono piene di azione e sapientemente condite con effetti speciali. Bond ha una macchina strafiga, veramente strafiga. Anche se la distrugge per evitare di ammazzare la sua bella. Ultima e fondamentale questione: tutti hanno descritto questo 007 come un killer senza cuore, ma io dissento. E come se Bond un cuore ce l'ha. Fuori, gli occhi di ghiaccio. Dentro, un cuore di Lindor. Cremoso e facilmente abbindolabile. Tanto che Bond pensa di lasciare addirittura l'MI6 per darsi alle gitarelle romantiche sulla sua barca a vela nel cuore del Canal Grande. Ho temuto per un attimo un finale accompagnato dalla "vie en rose". E ho tremato..ma in fondo a James Bond si perdona tutto, no? Del resto, con le meraviglie che sa fare anche solo con il mignolo..


2. Sono ammalata. Mica seriamente, ho solo la febbre da giovedì scorso ( oggi è una splendida domenica very cloudy). Ma mi annoio mortalmente di essere costretta a casa e per di più mezza rincoglionita. Venerdì sera, davanti alla mitica serata "venerdì con i medici" di italia 1 (= ben 5 ore in compagnia di medici di ogni tipo..chissà mai che potessi trarne beneficio guarendo) mi sono imbattuta in uno dei telefilm di ultima generazione: Grey's Anatomy. Un po' E.R, un po' Sex and the city, un po' Friends. E mi sono indiscutibilmente appassionata. Così il giorno successivo ho provveduto a procurarmi tutta la seconda serie..che voi comuni mortali di italia 1 dovete ancora vedere..e ho concluso una meravigliosa, lampante e sconvolgente verità. L'uomo della mia vita fa il chirurgo al Seattle Grace Hospital, si chiama dottor Burke (non ha un nome a quanto pare, ma se ce l'ha lo scoprirò), è serio da morire e molto bravo nel suo lavoro, ma a tratti lascia emergere la sua dolcezza intrinseca e ha degli occhiali quadrati che mi fanno letteralmente impazzire. Dimenticavo: è, ovviamente, un figo stratosferico. Alto, bel fisico e di colore. Ma è fidanzato con una cinese - detta 'la cinesona' - ovviamente orribile. Dottor Burke, I love you!