07 ottobre, 2007

Non sia mai che al matrimonio di animi costanti io ponga impedimento..

E così anche la mia amica Vale si e' sposata. La pioniera dello storico gruppo di amiche che dai saggi di ginnastica artistica e dai nutella party in campeggio ci ha condotto alle feste dei 18 anni, alle feste di laurea..fin qui. Passando per discorsi infiniti sul senso della vita, cinema e cene condivisi col sorriso, pianti ed ennesimi fidanzati lasciati perdere, shopping sfrenato e vacanze. Ora, nel post-incredulita' per averla DAVVERO vista avanzare sorridente lungo la navata con il suo bell'abito bianco, nel post- lacrime versate durante la cerimonia, nel post-cena/vino/canzoni e salsaemerengue (io continuo a essere una ballerina decisamente negata)..eccomi qui a pensare:"oddio, si sono sposati veramente!".
Quei due amici, in fondo, oggi rappresentano la mia paura e la mia speranza allo stesso tempo. La paura di cambiare, di responsabilizzarsi, di scegliere di varcare una soglia una volta attraversata la quale non si può dire con leggerezza "ehm, perdonami mi sono sbagliata..". E poi c'è la speranza. La speranza di vedere realizzati i propri sogni sul serio, come ieri credo e spero hanno fatto Vale e Cri. Nella semplicita' di una promessa, nella sicurezza di una fiducia forte. Con leggerezza forse, ma con la decisione che non fa neanche formulare la paranoia "ma cosa succedera' domani, ci ameremo ancora?".