10 maggio, 2007

Cry, please cry

A Londra ha aperto uno strano locale: il Loss. Scopo, raccogliere fiumi di lacrime. Bevendo un drink. Ovviamente, tutti insieme: seduti l'uno accanto all'altro, gente che non si conosce, che può non avere nulla in comune tranne il bisogno di piangere, di sciogliersi in lacrime senza doversi porre alcun tipo di freno inibitorio. E si scambia i fazzoletti di carta come gesto di massima comprensione. Un po' surreale, sicuramente sui generis. Certo, bisognerebbe provare anche in Italia. Così da poter dire: beh, che si fa stasera? Locale di balli caraibici? Birra in un pub irlandese? Intellettual-cocktail nella libreria-wine bar di trastevere? No, un bel pianto in un locale fighetto del centro. Chissà mai che tra i compagni piagnoni non si possa trovare l'uomo della propria vita. Uno che magari non pianga proprio sempre, che ti sgridi comunque quando ti vengono gli occhi lucidi guradando "Distretto di Polizia", ma che dimostri di avere un briciolo di cuore nelle situazioni in cui piangere si può. Quando perde la Roma, quando Totti si fa male alla caviglia, quando mister lacrima ha preso un palo giocando a calcetto, quando qualcuno gli ha rigato inavvertitamente la macchina al parcheggio del cinema..non ci resta che aspettare il locale dalla lacrima facile, insomma. Dobbiamo adeguarci al resto del mondo!