20 ottobre, 2009

Twitterati. Come gestire la miriade di input?

Mi sono iscritta a Twitter. Dopo che sono sbarcati sulla "piattaforma di instant messaging da 160 caratteri a messaggio, detto anche tweet"(così mi hanno spiegato di che cosa si tratta in poche battute) sia luxury24, il sito per cui scrivo, e Rania di Giordania, non potevo farne a meno. Dovevo esplorare la mitica galassia Twitter. Arrivando a constatare che non ne avrei capito veramente nulla. A parte le cose seguenti:
1) Twitter è il Facebook d'oltreoceano. Stringato, veloce, efficiente, utile. Non si ricontattano vecchi amori, non si organizzano pizzate di classe, ci si scambia opinioni rilevanti sui temi più svariati. Spazio per gli avverbi non ce n'è.
2) L'Italia è decisamente arretrata perchè dei miei amici, giornalisti e non, su Twitter ce ne sono due. E se questa è la futura classe dirigente nonchè manovalanza attuale, stiamo messi bene.
3) Gestire la quantità di input e informazioni che girano alla velocità della luce è un bel casino. Lo strumento si rivelerà sicuramente utile per lavorare, poi quando il Belpaese (diciamo tra sei mesi) ne verrà a conoscenza, avremo Twitter per Blackberry, Twitter per IPhone e Malgioglio che dà consigli su Twitter.
Ora vado a controllare se Malgioglio tweeta o no..